Fino all'ultimo ho sperato di aver capito male. Speravo per un momento di non essere più in grado di comprendere alcuna parola d'inglese -ebbene sì, il mio amore per i Placebo potrebbe sopportare anche questo enorme sacrificio- ma purtroppo il messaggio era chiaro e non concedeva fraintendimenti: Steve non sarà più parte della band.
Voglio evitare assolutamente toni funerei o atmosfere cupe da "Kangaroo Died", e benchè il titolo di questo post possa far presagire il contrario, tenterò con dedizione di tener fede alla mia promessa. Lasciatemi però manifestare la mia tristezza privando le immagini dei loro colori originari; solo così potrò essere 'lucida' nel commentare l'accaduto: solo pubblicando i colori-non-colori dei miei pensieri a riguardo.
an e talvolta di Stef. E' proprio per questo che non mi voglio disperare: la genialità dei Placebo saprà essere ancora il loro lucente distintivo, 'the light divining, the light defining, the light deviding'. Ed è su quest'ultimo verbo che voglio soffermarmi: forse dividersi faceva semplicemente parte del destino predetto da quella luce divinatoria... Chissà. Nell'annuncio che vi ho pri
ma riportato dal loro sito ufficiale si dice che la separazione sia stata amichevole. Sapere che eventuali discussioni non abbiano avuto la stessa intonazione di "Broken Promise" ('...I'll wait my turn to tear inside you, watch you burn... and I'll wait my turn, to terrorize you...') mi lascia un brandello di speranza circa una loro futura riappacificazione dal punto di vista oserei dire sentimentale, visto che qui si parla di una "triple", come afferma Brian mediante la sua solita e seducente limpidezza descrittiva (da notare che spesso quanto appare nitido alla vista resta misteriosamente enigmatico di fronte alla ragione, e con ciò mi riferisco in particolar modo alle sue canzoni). Per il momento, però, le "differenze personali e musicali" non possono che sancire una fine, perciò è ancora prematuro pensare ad un inizio -o meglio, ad un nuovo inizio- anche perchè sappiamo bene cosa pensa Brian riguardo eventuali possibili rinascite: "We gamble to be born again, you know I never wanted to", oppure "It's horrid to see you again, now that you're back from the dead"...
Brian e Stef invece si sono sempre amati alla follia, ed è per questo che voglio sperare che la loro relazione possa durare in eterno. Dico ciò con una punta di egoismo, lo ammetto. I Placebo, infatti, sono
oramai una parte di me e non vorrò mai e poi mai dovermi ritrovare, un giorno, a veder crollare ciò che dentro di me è molto saldo. Cosa potrebbe accadere in tal caso...? Come minimo mi disgregherei anch'io, pezzo dopo pezzo, in un puzzle la cui ricomposizione risulterebbe impossibile da effettuarsi. Perciò ve lo chiedo "down on my bended knees", non lasciatemi "swinging from the tallest height, with nothing left to hold on to"!
Con queste ultime due foto -che fino a qualche giorno fa rap
presentavano solo il passato, ma che ora, magicamente, si sono tramutate in un simulacro del presente e del futuro- vi lascio. Ma prima, però, un ultimo commento: non era il bimbo più bello del mondo? (domanda retorica -nonchè colma di retorica in se stessa- riferita a Brian, primo bambino seduto a partire da sinistra. Per dovere di cronaca: l'ultimo a destra è Stef, notoriamente il più alto della classe).
1 commento:
hai ragione ..xò ...io resto triste ugualmente..son fatta così ;P
Bye Steve!!
p.s...te l'hò già detto ma te lo ripeto cmq XD ma che bello il tuo blog!! *-*
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