mercoledì 26 settembre 2007

Primo Post

...Come si inizia un blog?
Di certo non con una domanda.

Inesorabilmente, però, me ne sorge un'altra: perchè ho creato questo spazio?
Per la seconda volta, non saprei bene come rispondere. Così, su due piedi, direi che a spingermi a farlo sia stata forse la voglia di costruire qualcosa di nuovo. Certo, una pagina web non è molto, però simbolicamente potrebbe avere un significato. Si parte da una pagina bianca, spoglia. Le si dà colore, forma, struttura. La si riempie solo di se stessi. Ecco, forse inconsciamente avevo voglia di esprimermi. Forse volevo trovare un posto dove poter annotare quello che mi passa per la testa, senza troppe difficoltà. Forse perchè a volte parto in quarta e inizio a riflettere su cosa voglia dire quello, cosa voglia dire questo... soprattutto con la musica. Ci sono: credo di aver trovato un luogo, seppur virtuale, dove dar sfogo alle mie intricate e stralunate congetture, quelle che, me ne rendo conto, non interessano a nessuno, se non ai 'fanatici' come me.


Certo, di solito un blog è fatto per essere letto da qualcuno che non sia l'autore stesso dei messaggi. Beh, dubito che avrò molti lettori. Anzi, mi piacerebbe tanto sapere quanto tempo passerà prima che dirò a qualcuno di aver aperto questo spazio tutto mio... Per il momento un po' me ne vergogno. Quindi aspetterò.



Comunque non ho intenzione di tenere un diario. Non mi serve e non ne ho il tempo materiale. Piuttosto ho intenzione di usare queste pagine per annotare dei pensieri e per il semplice gusto di ricordarmi di aver pensato questa o quella determinata cosa in questo o quel determinato momento. D'altronde credo mi troverò bene in uno spazio che è del tutto virtuale. Diciamo che sono abituata a non vivere in 3d... (ecco che già parto in osservazioni strampalate... vi avevo avvisato, no?). Mi rifugio in quella dimensione che si chiama musica e non esco più. Ma come si fa a voler abbandonare qualcosa che, seppur usando quello strano strumento che è la contraddizione, riesce a elevarti a un benessere sincero? Come dire: and I sing and sing of awful things, the pleasure that my sadness brings, as my fingers press on to the strings, yet another clumsy chord...



No, questa volta non ho citato i Placebo (sembrerà strano, lo so), bensì Conor Oberst (dei Bright Eyes). So già che avrò modo di parlare della sua incantevole poesia le prossime volte, perciò ora non mi dilungherò inutilmente. Però è doveroso che almeno ve lo mostri (foto a sinistra).

Inutile invece spiegare la prima immagine...
Come ho mostrato all'inizio, una volta completato il lay-out della pagina, non sapevo proprio come iniziare a scrivere. Però una cosa l'avevo ben chiara: sapevo che ci sarebbero stati loro. Insomma, grazie a loro ha anche avuto inizio la persona che sono diventata adesso e, benchè sono sicura che per molti questo sia un male, io sono loro grata. Usando un orribile clichè direi che sono stati per me la scoperta che ti cambia la vita. E benchè sia una frase fatta, non è un'esagerazione. Anzi, oramai sono diventati la mia 'security blanket', la mia coperta di Linus, se così si può tradurre. Ma avrò modo di parlarne fino allo sfinimento, non vi preoccupate.

A presto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

a ritroso: parto dal fondo per essere l'(im)parziale giudice, pronto a soppesare ogni testimonianza del tuo vissuto. (sì, lo so...quando si tratta di te il registro giuridico mi rende in preda a furore bacchico). credo che il tuo esordio sia l'alibi perfetto x salvaguardarti da qualsivoglia capo d'accusa: non sei noiosa, non sei la classica tipettina "cioè, io e lui stiamo insieme da 2 giorni ed è la storia più importante della mia vita", non sei vuota e catturi l'attenzione ponendo domande ai tuoi interlocutori. (forse avresti preferito un pubblico muto, ma purtroppo per te, come in ogni buon dialogo platonico, sarò la spalla che ti punzecchia per avere ancora più conoscenza o, in altri termini, il personaggio stupido che pone domande demenziali pur di mettere ancora più in luce il genio del suo maestro). come si inizia un blog? intanto dal desiderio di lasciare un'impronta e tu baby hai tanto da dire e tanto, ancora, da comunicare. so che siamo ancora all'inizio e che potresti andare avanti x ore a pungolarmi la mente con le tue sublimi elocubrazioni. tutti si rifugiano in qualcosa o in qualcuno. io, forse, mi rifugio nel la mia corazza intrecciata con diffidenza e sarcasmo. la tua, di sicuro, è più confortevole ;) ti ringrazio per aver condiviso con il tuo pugno di lettori - piccola allusione ai promessi sposi, anche se manzoni di lettori ne aveva a bizzaffe ed era solo falsa modestia la sua! - un angolino della tua coperta di linus. spero che con il tempo, la tua coperta diventi una trapunta gigante per tutte le stagioni oppure un maxi piumone e che di spazio (per me) nel tuo blog e nel tuo cuore ce ne sia sempre più!!
perdona l'italiano, ma la stanchezza divampa!
mi ritiro per deliberare, anche se il passaggio è ostruito